Come sarà la ripresa?

Tra chiusure e zone rosse, il settore della ristorazione è quello che ha subito, e continua a subire, gli effetti più pesanti. Ma quale sarà lo scenario futuro?

Le diverse fasi del lockdown hanno costretto gli esercenti di bar e pub a programmare l’attività di volta in volta e ad affrontare così un aumento immediato dei costi gestionali parallelamente a una significativa riduzione dei ricavi.
Dal minor numero di posti a disposizione dei clienti per rispettare il distanziamento alla riorganizzazione dei locali e dei turni in cucina alle pesanti limitazioni degli orari di apertura.
Ma come sarà la ripresa dopo l’emergenza sanitaria?
Difficile fare previsioni non avendo precedenti a cui far riferimento. Tuttavia gli italiani, come dimostrano recenti indagini di mercato, sentono molto forte il desiderio di tornare a gustare un buon caffè comodamente seduti al bar nel pieno rispetto delle misure di sicurezza.
«Il rilancio del settore, in ogni caso, dovrà necessariamente confrontarsi con tutti gli aspetti che ruotano intorno alla sicurezza. Compito del consumatore, invece, sarà proprio quello di compiere scelte più consapevoli e attente rispetto al periodo pre-Covid. Fondamentale sarà preferire locali, bar che siano davvero seri e affidabili, dunque in grado di garantire autenticità e coerenza con quanto dichiarato. Non c’è più spazio per informazioni insufficienti o che possono mettere a rischio la salute dei clienti e dei lavoratori» - ha dichiarato Andrea Pilotti, Digital Marketing manager di Sifa, azienda specializzata nella produzione di arredi professionali per gelaterie, bar e pasticcerie.
«Il 2021 sarà un anno a due volti - prevede Luca Zanderighi, partner della società TradeLab, intervenuto al convegno online Away from home: what next? -. In questa prima parte dell’anno i principali fattori che condizioneranno il settore saranno la gestione dell’emergenza sanitaria (e l’atteso arrivo del vaccino) e l’incertezza economica. Il secondo semestre sarà invece condizionato dalla ripresa della fiducia da parte delle imprese e delle persone e dalla voglia di riscatto che connota gli italiani.
Si recupererà solo in parte il Pil del 2019 e due saranno gli aspetti che influiranno sul mercato in positivo e in negativo. L’aspetto positivo sarà la fame di socialità, quello negativo l’impatto occupazionale della pandemia, con i conseguenti effetti economici e sociali.
In conclusione, l’analisi di Zanderghi prevede per il 2021 un recupero parziale, che potrà crescere laddove prevarranno gli aspetti positivi che caratterizzano il mercato dei consumi fuori casa.
Quel che è certo è che i prossimi mesi si tradurranno in una grande sfida, e il risultato finale dipenderà dalla capacità di cogliere e sommare le tante nicchie di opportunità che si andranno a creare.

 

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