L’eliminazione del contante subisce un’accelerata. Si annunciano vantaggi economici per i consumatori. E i proprietari di bar. Digerita l’amarezza per avere visto svanire il bonus ristoranti che, in linea teorica, prometteva uno sconto del 20% se si pagava con metodo elettronico, prende ora forma il Piano Italia Cashless per favorire l’utilizzo dei pagamenti elettronici e favorire un auspicato rilancio dei consumi soprattutto nel fuori casa.
L’azione dell’esecutivo entrerà in vigore a partire dal prossimo 1° dicembre e garantirà ai consumatori di ottenere un rimborso pari al 10% su ogni transazione effettuata attraverso la moneta elettronica. Il tutto fino a una spesa massima annuale di 3000 euro, a condizioni che si compia un minimo di 50 operazioni a semestre e 100 all’anno. Praticamente, facendo un calcolo allineato ai prezzi medi odierni, una tazzina di caffè tornerà a costare 90 centesimi di euro.
All’interno di questo provvedimento, Palazzo Chigi ha istituito un bonus supplementare, chiamato super cashback, a sua volta del valore di 3 mila euro. Un ammontare che rientrerà nelle tasche degli italiani, ma non di tutti, visto che a usufruire di tale rimborso saranno i primi 100 mila che, pagando con bancomat o carta di credito, registreranno nei sei mesi (che vanno dal 1 dicembre al 31 maggio), il maggiore numero di acquisti, calcolato indipendentemente dal valore della spesa: ovvero, pagare con un mezzo tracciabile un caffè o un diamante a più carati varrà allo stesso modo sul conteggio finale per stabilire il numero di transazioni.
Inoltre, il nuovo piano per incentivare l’uso di pagamenti elettronici e dare una spinta alla ripresa dei consumi, contiene un’altra disposizione importante, che di certo non dispiacerà ai titolari dei bar: il bonus cashback varrà solo per gli acquisti all’interno dei negozi fisici e non per quelli eseguiti su piattaforme virtuali.
Per ottenere il rimborso a partire dal 1° dicembre, bisogna scaricare e iscriversi all’app IO della Pubblica Amministrazione (la stessa usata per il Bonus Vacanze). Una volta effettuato l’accesso, ogni utente deve inserire il proprio codice fiscale e le carte di pagamento che intende usare. E ovviamente, fornire il proprio Iban.
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