Nasce il Fondo Nazionale per il Turismo: 2 miliardi per rispondere alla crisi

La Cassa Deposito e Risparmi ha creato un nuovo fondo di sostegno all’ospitalità. Focus su hotel storici, formazione e tecnologia.

Gli alberghi storici, iconici, espressione architettonica di un prezioso e riconosciuto stile tutto italiano. È questo il target di riferimento del neonato Fondo Nazionale per il Turismo voluto e realizzato dal Cdp, la Cassa Deposito e Prestiti (società per azioni controllata dallo Stato).
Un progetto che prevede investimenti fino a 2 miliardi di euro a favore dell’hospitality italiana, di cui 750 milioni stanziati direttamente dal Cdp, mentre il Governo, dal canto suo, tramite il Mibact (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo) provvederà a immettere nel fondo una quota pari a 150 milioni di euro. Altre risorse economiche giungeranno da una serie  di enti terzi che saranno coinvolti di volta in volta.

Il progetto di sostegno, che si aggiunge al Fondo Investimenti per il Turismo già attivo dal 2016, ha come scopo quello di fornire un sostanziale aiuto a quelle strutture recettive attualmente in difficoltà economica. Come detto, occhi di riguardo per immobili con valore storico, dei quali, se necessario, sarà rilevata la proprietà immobiliare in modo tale da fornire liquidità all’attività imprenditoriale per evitare possibili fallimenti e allontanare il rischio di acquisizioni che potrebbero compromettere il carattere identitario della struttura stessa.
In questo caso, si riconosce il diritto di riacquisto da parte dei proprietari in un arco di tempo ragionevole e seguendo le stime di ripresa del mercato ricettivo.

Agire come salvagente sugli edifici, ma non solo: il Fondo Nazionale per il Turismo interviene, infatti, anche in altri ambiti. Inseriti in agenda, una serie di corsi di formazione professionale veicolati attraverso la “Scuola italiana di ospitalità”, fondata lo scorso anno in partnership tra la stessa Cdp, Th Resorts (catena di hotel e villaggi turistici, di cui Cdp è azionista, ndr) e l’Università Cà Foscari di Venezia.

Obiettivo dell’istituto: promuovere figure professionali in grado di valorizzare l’eccellenza dell’ospitalità italiana. Inoltre, è previsto che una parte degli investimenti sia destinata ad accelerare l’implementazione di servizi a forte impronta tecnologica e favorire il percorso di digitalizzazione dei processi operativi, il tutto basandosi sull’apporto di venture capital e con l’obiettivo di dare vita a una sinergia tra giovani Start-up, Pmi innovative e Istituzioni.
Altro pilastro portante del Fondo Nazionale per il Turismo, riguarda l’intenzione di dare ulteriore slancio alla creazione di campioni nazionali nella gestione di strutture alberghiere, in questo caso appellandosi alla leva dell’equity.

 

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