La forma della pizza

Dall’incontro tra un ottimo impasto e i sapori della cucina regionale nascono vere delizie

Il magico disco di pasta non finisce di stupire, grazie alla continua ricerca e alla creatività dei maestri pizzaioli. Nasce per esempio dall’incontro tra un ottimo impasto e i sapori della cucina regionale Trapizzino, insegna più che consolidata a Roma, dove ha aperto dieci anni fa, e a Firenze, e sbarcata con successo all’estero, da New York a Tokio a Melbourne...E che da quest’anno soddisfa anche la gola dei gourmet milanesi, con l’apertura del nuovo locale in via Marghera. Stefano Callegari, esperto panificatore che, insieme a Paul Pansera, ha dato vita a questa gustosa versione di pizza, ripropone lo stesso format del locale di piazza Trilussa a Roma e, soprattutto, le sue squisitezze.
In uno spazio contenuto che ha al massimo una ventina di posti, più pensato come cibo da asporto, protagonista è lui, il Trapizzino, caratteristico tramezzino di pasta di pizza, tagliato a triangolo, aperto e farcito con alcune delle preparazioni classiche della cucina laziale e in particolare romanesca: dal pollo alla cacciatora alla coda alla vaccinara, dalle polpette al sugo alla parmigiana di melanzane, passando per la lingua in salsa verde e la zucca con pecorino e mandorle... Ma non mancano i supplì, dalle tante farciture.
Il menù prevede ogni giorno otto diversi Trapizzini (l’elenco è esposto sopra il banco) tra i 36 in carta. Il prezzo medio di ciascuno è sui 4 euro.
Il locale è anche caffetteria ed è aperto tutti i giorni dalle 8 e 30 di mattina (sabato e domenica dalle 10) con chiusura alle 11 di sera (sabato e domenica a mezzanotte).



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