Sardine, un mare di bontà

Ottime se consumate fresche, non perdono nessuna delle loro qualità quando vengono conservate in scatola

La sarda, o sardina, è la denominazione corrente della Sardina pilchardus, uno dei pesci più prelibati e nutrienti dei nostri mari.
Il riferimento alla Sardegna non è casuale. Le sardine infatti sono, ma soprattutto erano, particolarmente abbondanti nei mari intorno alla nostra bellissima isola come sapevano bene i greci a partire da Aristotele, che parla espressamente del commercio praticato dai sardi di “un tipo di pesce salato”.
Ottime se consumate fresche, non perdono nessuna delle loro qualità quando vengono conservate in scatola. Sempre a portata di mano, possono essere l’idea vincente per un locale alla ricerca di spunti… e spuntini divertenti, originali sotto qualsiasi forma (dall’happy hour alle tapas, al lunch di pausa pranzo).
Qualità che sembrano molto apprezzate dagli italiani, se è vero che le sardine sono acquistate regolarmente in tutte le stagioni.
Almeno tre milioni di famiglie le comprano in scatola e le consumano in diverse modalità. Come seconda portata accompagnate da un contorno per il 60%, intere senza l’aggiunta di nulla (56%), come ingrediente per la preparazione di altri piatti (39%). Il loro sapore e la loro versatilità le rendono utilizzabili infatti in moltissime ricette.
Ma per renderle ancora più appetibili e gradite a un pubblico più giovane e dinamico, converrà presentarle con fantasia, sfruttando il loro sapore intenso ma non prevaricante, in grado di accompagnare ed esaltare una vasta gamma di altri ingredienti e i migliori cocktail.
A partire da un semplice piattino con tre o quattro sarde diliscate e ben sgocciolate del loro olio di conserva, raccogliamo da chef e addetti ai lavori consigli decisamente gustosi. Riportiamo quelli che ci sono sembrati i migliori.
Sulle sarde, una spolveratina di Pimenton de la Vera e l’aggiunta, nel piatto, di olive taggiasche e tenero sedano bianco a tocchetti, precedentemente condito con olio e sale e a piacere poche gocce di lime o limone (il Pimenton de la Vera è una paprica affumicata non piccante tipica dell’Estremadura, Spagna).
Oppure si possono accompagnare con una purea allo zafferano e pomodorini secchi sott’olio o opportunamente rinvenuti dopo una sbollentata in acqua e aceto (per una versione semplicissima della purea, passare le patate al minipimer con olio evo e sale e aggiungere lo zafferano in polvere).
Altra idea gustosa: frullando insieme alcune sardine e un po’ di formaggio spalmabile (robiola, caprino ecc.), con l’aggiunta di succo di limone e altri aromi a piacere (per esempio aglio e maggiorana) si ottiene un paté di sicuro effetto da spalmare sui crostini e facilmente modificabile di volta in volta usando ingredienti diversi.

 

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