Il settore del turismo enogastronomico è in piena espansione, con una crescita esponenziale dei flussi turistici legati alle eccellenze agroalimentari. In Italia, l'Ente nazionale del turismo ha rilevato nel 2024 un +176% nei soggiorni dedicati al cibo e al vino, con 2,4 milioni di presenze e 395,5 milioni di euro di spesa internazionale. Questa tendenza favorevole si traduce in enormi opportunità, ma richiede una gestione professionale e mirata.
Come afferma Roberto Proietti, docente del master in F&B management di SESEF, Società Europea per i Servizi e la Formazione, questo ruolo "travalica la mera supervisione, poiché modella l'intera esperienza F&B convertendo prodotti e servizio in valore concreto e memorabile". Questo significa che questa figura non è un costo per il ristorante ma un investimento strategico che innalza l'intera operatività e redditività.
L'efficacia di un F&B manager si misura sulla sua capacità di bilanciare e integrare quattro elementi cardine:
- Qualità del servizio: garantisce elevati standard operativi, assicurando che piatti e bevande siano serviti con eccellenza.
- Soddisfazione del cliente: anticipando potenziali criticità e gestendo al meglio l'esperienza complessiva, crea un servizio straordinario che incentiva i clienti a tornare.
- Benessere del personale: investire nella formazione e in un ambiente di lavoro positivo rientra tra le sue responsabilità chiave. Perché un team formato è anche produttivo.
- Raggiungimento degli obiettivi aziendali: è direttamente responsabile della redditività del ristorante grazie a controllo dei costi e gestione oculata di risorse e strategie, le basi per raggiungere gli obiettivi economici prefissati.
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