I professionisti della ristorazione sono sempre più consapevoli dell'importanza di minimizzare gli sprechi alimentari. Molti stanno intensificando i loro sforzi, investendo in formazione, innovazione e iniziative concrete. Il progetto Fipe "Love Food, No Waste" ha evidenziato diverse best practice che offrono spunti preziosi per il settore:
1. La doggy bag è una strategia efficace contro lo spreco alimentare, ma poco utilizzata (solo il 26% dei clienti la richiede spontaneamente). Incoraggiare i clienti a portare a casa cibo e bevande non consumate riduce gli sprechi. E migliora l'immagine del locale.
2. Sfruttare creativamente ogni scarto. Ossi, bucce e gambi possono diventare risorse preziose per brodi, salse o chips. Tecniche come la cottura sottovuoto massimizzano il rendimento e aumentano l'efficienza.
3. Investire in attrezzature per il compostaggio dei rifiuti alimentari, trasformandoli in fertilizzanti per orti e giardini e riducendo i costi di smaltimento.
4. Monitorare quotidianamente giacenze e scorte con soluzioni digitali permette di effettuare ordini precisi basati sulle reali necessità.
5. Analizzare le preferenze dei clienti consente di individuare i piatti più popolari e di personalizzare il menu ottimizzando gli acquisti delle materie prime.
6. Investire nella formazione di un team unito e allineato sugli stessi obiettivi può fare una grande differenza tra un'attività virtuosa e una che spreca risorse preziose.
7. Esplorare le opzioni di donazione alimentare sul territorio. Le piccole organizzazioni locali sono partner ideali, perché pronte a gestire anche eccedenze ridotte. Questo approccio non solo valorizza il cibo non consumato, ma rafforza anche il legame con la comunità.
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