La vodka di Kate

Insoddisfatta dei soliti brand di vodka l’attrice Kate Hudson ha pensato di inventarne uno più adatto ai suoi amati cocktail

Non contenta del boom di Fabletics, la linea di indumenti “athleisure”, adatti a sport e tempo libero per signore atletiche e chic, l’attrice Kate Hudson si è buttata in un'altra impresa, e non solo per appagare le sue personali esigenze.
Insoddisfatta dei soliti brand di vodka, ha pensato di inventarne uno più adatto ai suoi amati cocktail, primo fra tutti il Dirty Vodka Martini.
Ma non è solo questione di gusto: attivissima sui social con i suoi 11 milioni di follower, Hudson è molto richiesta come testimonial: «Ho pensato che fosse più divertente esserlo per qualcosa di mio anche nel campo dei drinks».
È nata così la King’s St. Vodka (dal nome della via di New York in cui ha vissuto), appositamente distillata (sette volte) per lei a Los Angeles in piccole quantità: 43 gradi, una leggiadra bottiglia floreale da tenere in bella mostra o da regalare, è un morbido blend gluten free di mais non Ogm e acqua alcalina, «perfetto per esperienze di ogni tipo», ha dichiarato la sua inventrice, forte dell’appoggio di David Kanbar, guru della mixology e suo partner nell’iniziativa. Ma Kate va oltre: «Voglio trovare le donne produttrici di mais non Ogm - ha dichiarato al New York Times.Il mio obiettivo è di aiutare le coltivatrici che praticano l’agricoltura in modo etico e sostenibile».

 

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