Momento magico per le bollicine

Gli spumanti, indiscussi protagonisti delle feste, sono sempre più richiesti in tutte le stagioni

Ormai protagonisti in tutte le stagioni, non è un mistero, tuttavia, che gli spumanti abbiano nelle feste di fine anno il loro picco di consumo. Tanto che, secondo una stima del Centro Studi Cna (Confederazione nazionale artigianato piccola e media impresa), riportata da Winenews.it, gli italiani hanno speso per il brindisi di San Silvestro 750 milioni di euro per 95 milioni di bottiglie, consolidando la supremazia del made in Italy. Lo spumante ha battuto infatti lo champagne 10 a 1.
Del resto l’Italia offre un’enorme scelta, dai Prosecco e Conegliano Valdobbiadene Superiore all’Asti, dai Metodo Classico come Franciacorta e Trentodoc, passando per l’Oltrepò Pavese, e per i tanti vitigni di antica coltivazione spumantizzati ormai in ogni parti d’Italia, per un panorama tipologico che annovera 152 Doc, 18 Docg, 17 Igt e diverse decine di altri spumanti tra varietali autorizzati, generici e di qualità.
«L’andamento delle vendite conferma una crescita sostanziale - osserva Giampietro Comolli, patron di Ovse, Osservatorio vini spumanti effervescenti -. Sfiora il record degli anni 2009-2010, con alcune grandi modifiche di gusto, tipologia, consumo. Preferiti gli aromatici secchi, rispetto ai tradizionali dolci.
Cresce ancora il metodo tradizionale grazie a Trento, Franciacorta e alle piccole realtà regionali, sempre più alta l’insegna Prosecco con il Superiore millesimato brut che sale nell’horeca e il doc extradry sempre più vincitore nell’off-trade». 

 

 

 

Testi: C+C Cash & Carry. Tutti i diritti riservati. È vietato prelevare e riprodurre immagini e testi. È permesso riprendere brevi citazioni, a condizione che sia indicata la fonte.