Bonus vacanze, l’estate delude le attese

Partenza a rilento per il bonus vacanze. Ma c’è ancora tempo fino al 31 dicembre.
Ecco come funziona e quali sono i punti positivi e negativi per cittadini e fornitori

Partenza a rilento per il bonus vacanze. Secondo un'indagine su un campione rappresentativo della popolazione italiana realizzata da Federalberghi in collaborazione con l'Istituto ACS Marketing Solutions, dall’1 al 31 luglio sono stati emessi oltre 900.000 voucher, per un controvalore superiore ai 400 milioni di euro, con un’adesione di oltre 2.300 strutture ricettive nazionali iscritte al sito dedicato della Federalberghi (https://bonusvacanze.italyhotels.it/).
Eppure, secondo Marina Lalli, presidente di Federturism o Confindustria, sembrerebbe che «appena l'8% dei voucher sia giunto nelle casse di albergatori e stabilimenti balneari. Troppo poco per rimettere in moto l'intero settore».
Il bonus ha ora tempo fino al 31 dicembre per catturare l’interesse dei professionisti dell’hospitality. Nell’attesa, ripassiamo la prassi per ottenere questa agevolazione.

- Il contributo è stato modulato a seconda del numero dei componenti familiari.
Si tratta di 500 euro per un nucleo composto da tre o più persone, 300 euro se composto da due persone, 150 euro per una persona. In tutti i casi possono ottenerlo i nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro.

- Il bonus vacanze può essere richiesto usando l’App per i servizi pubblici Io.it. Per farlo, ricordiamo anche che è necessario essere in possesso del proprio SPID o della Carta di identità elettronica.

- Una volta ottenuto il voucher, questo deve essere utilizzato soltanto presso le strutture ricettive italiane (entro il 31 dicembre 2020) da un solo componente della famiglia e presso una singola struttura.  

- Il bonus è fruibile per l’80% sotto forma di sconto immediato per il pagamento dei servizi prestati dall’albergatore, mentre il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta. In caso di esito positivo, l’Agenzia delle entrate conferma tramite l’app il riconoscimento dell’agevolazione, comunicando il codice univoco ed il QR-code e l’importo massimo spettante al suo nucleo familiare.

Passando ora all’albergatore, per ottenere il rimborso a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla conferma dell’applicazione dello sconto, la struttura può recuperare lo sconto effettuato mediante un credito d’imposta di pari importo fruibile esclusivamente in compensazione.
Per quanto riguarda la cessione del credito a terzi, invece, Federalberghi dice che: ‘’In alternativa all’utilizzo in compensazione, sempre a decorrere dal giorno successivo alla conferma dello sconto, il credito d’imposta può essere ceduto, anche parzialmente, a soggetti terzi anche diversi dai propri fornitori di beni e servizi, nonché a istituti di credito o intermediari finanziari’’.

 

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