Cannonau e Vermentino di Sardegna

Sono i vini simbolo dell’isola, dalla fama che va ben oltre i confini nazionali

Dici Cannonau e Vermentino e sai subito dove ti trovi. Sono questi, infatti, i due vini simbolo della Sardegna, dalla fama che va ben oltre i confini nazionali.
Il primo, il Cannonau, è talmente diffuso in tutta l’isola da essere chiamato “vino dei sardi” ed è il più antico nettare di Bacco del bacino mediterraneo; il secondo, il Vermentino, è un bianco semiaromatico dalle origini misteriose, che ha trovato la sua massima espressione in Gallura: qui, infatti, ha ottenuto nel 1996 la denominazione di origine controllata e garantita, ma esiste anche la Doc Vermentino di Sardegna.
Dalle uve Cannonau si produce prevalentemente il vino Cannonau di Sardegna, Doc dal 1972, rosso o rosato. Esiste anche una tipologia di Cannonau liquorosa, che si ottiene con l’aggiunta di alcol di origine viticola al mosto o al vino naturale e che dà vita al Cannonau di Sardegna liquoroso secco (con una gradazione alcolica del 18% svolto) e al Cannonau di Sardegna liquoroso dolce naturale.
Il Vermentino è un vitigno semiaromatico, utilizzato per la produzione di numerosi vini. In Sardegna tra i più conosciuti e apprezzati ci sono quelli attinenti al disciplinare Vermentino di Gallura Docg, vini caratterizzati da una notevole struttura e alcolicità.
Tra i vini a Denominazione di Origine Controllata a base di Vermentino, invece, ci sono l’Alghero Vermentino frizzante e il Vermentino di Sardegna, contraddistinto da caratteristiche più diversificate, dal vino più strutturato a quello più fresco e perfetto come aperitivo.

I CONSIGLI DEL SOMMELIER
«Il Vermentino sardo non è da confondere con quello ligure o toscano - avverte il sommelier trentino Marco Masè, patron de Il Gallo Cedrone, Taverna dell’Hotel Bertelli di Madonna di Campiglio -. Il Vermentino di Gallura è caratterizzato da notevole struttura e alcolicità, peculiarità che gli sono conferite principalmente dal terroir della zona al nord-est dell’isola».
Morbido al palato, il Vermentino esprime in bocca buona morbidezza e un’acidità non molto spiccata, con un caratteristico finale ammandorlato.
«Grazie alla sua struttura e freschezza – prosegue Masè - può accompagnare piatti di pesce anche piuttosto elaborati».
Per quanto riguarda il Cannonau il sommelier non ha dubbi: «Considerata la sua grande adattabilità ambientale e di conseguenza la sua diffusione in aree diverse, può dare origine a tipologie di vini con caratteristiche molto differenti. Difficile quindi generalizzare. Il Cannonau rosato è un vino dal colore rosato brillante, ha un profumo floreale di rosa e viola e fruttato di ciliegia e piccoli frutti, il gusto è secco, sapido. Il Cannonau rosso è un vino dal colore rosso rubino, ha un profumo fruttato maturo di piccoli frutti rossi e neri, mentre il Riserva ha colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento, un profumo floreale di rosa con un fondo speziato di chiodi di garofano e cannella, nonché sentori balsamici. Il gusto è caratteristico, sapido, molto caldo e morbido». 

 

 

 

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