È il sogno nel cassetto di tanti imprenditori della ristorazione: far funzionare il proprio locale e poi espandere il business in altre zone o addirittura in altre città. E magari, pensando in grande, creare un vero e proprio format che sia esportabile anche fuori dall’Italia.
Non è un sogno, ma con le mosse giuste potrebbe essere un obiettivo non così irrraggiungibile.
Anche perché spesso non ci rendiamo bene conto di quanto all’estero il Made in Italy sia apprezzato e di come la richiesta sia in aumento.
Ma come si fa a capire se il nostro format può essere “esportabile” e realizzabile in un’ottica glocal?
Lo abbiamo chiesto a Giacomo Pini, consulente strategico esperto di ristorazione, Amministratore Unico GP Studios, e a Carlo Pecoraro, F&B Manager di GP Studios.
www.gpstudios.it