Pane e prima colazione, la rivincita del vicinato

Nei primi otto mesi del 2020 le vendite di pane e sostitutivi sono cresciute del 10%, quelle dei prodotti per la colazione addirittura del 33%.

Sotto casa, il piccolo negozio di vicinato è tornato a sfornare a gran ritmo. Ciabatte, michette, rosette, pagnotte, focacce, pizze al taglio e trancio, ma nell’aria aleggiano anche dolci fragranze di brioches e biscotti per deliziare la colazione del mattino. Complice di questo ritorno in auge: le restrizioni e gli accorgimenti imposti dall’emergenza sanitaria, che hanno penalizzato, soprattutto, i consumi al bar.

Mini market, dunque, in grande spolvero dopo anni difficili, vissuti spesso all’ombra di altri canali concorrenziali e in forte espansione. Il pane a un certo punto è diventato quasi una commodity. Ogni posto valeva un altro. Oggi, però, lo scenario è mutato.

I negozi di vicinato sono tornati a fare parlare di sé e attirare i clienti, come chiaramente illustrato dai dati di settore relativi a quest’anno. A fornirli è l’Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), che delinea un andamento che, da inizio 2020, ha ripreso a crescere in maniera costante. Considerando i mesi compresi tra gennaio a fine agosto, le panetterie e i negozi al dettaglio che vendono panificati hanno messo a segno un aumento del 10% per quanto riguarda il segmento pane/sostitutivi del pane, mentre sul fronte dei prodotti per la prima colazione l’incremento è balzato fino al 33% rispetto all’analogo periodo del 2019.

‘’Stiamo assistendo alla rivincita dei piccoli – esclama Fabio Del Bravo, responsabile della Direzione dei Servizi dello Sviluppo Rurale di Ismea –. La sensazione è che in questa fase i negozi di vicinato riescano a trasmettere, più di altri format, quell’idea di fiducia nella cura e attenzione del prodotto pane, oltre a permettere maggiore semplicità nell’acquisto”.

E non solo, a giocare a favore del piccolo negozio di quartiere interviene anche un fattore sociale. ‘’Spesso la panetteria dell’angolo è anche un luogo dove ritrovarsi per scambiare quattro chiacchere, senza ovviamente, considerando le restrizioni, favorire un assembramento. E visto che l’emergenza sanitaria purtroppo prosegue, il negozio al dettaglio saprà mantenere il suo trend di crescita’’, sostiene Del Bravo.

Il trend al rialzo non dovrebbe affievolirsi nonostante la diffusione dello smart working anche nelle prossime settimane. Il lavorare da casa ha comunque profondamente colpito i canali dell’Horeca e non ha risparmiato nemmeno i negozi di vicinato, penalizzandone le vendite come sostiene Assipan. L’associazione italiana che rappresenta i panificatori ha, infatti, dimostrato che l’assenza di lavoratori negli uffici ha indebolito soprattutto i conti delle panetterie che effettuano servizi di catering per la ristorazione collettiva e, in generale, per i bar e ristoranti.

 


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