Indovina chi suona a casa… È tempo di cocktail delivery

Molti affermati barman hanno sposato il servizio di consegna drink a domicilio, inventandosi soluzioni fantasiose.

Anche il cocktail ha il suo angolo delivery. Prima della pandemia era un servizio saltuario per un bar, ora non lo è più, spronato dalla necessità di non tenere ferma l’attività in questo periodo. Una necessità quindi, che però ha spinto gli esercenti a stupire i clienti. C’è ampio spazio per la creatività, come abbiamo constatato intervistando cinque noti bartender italiani.
La sensazione è che nessuno si accontenti di recapitare a casa la classica bustina sottovuoto contenente il drink da versare nel bicchiere. Si cercano soluzioni più avvincenti, ricette ad hoc per il trasporto, formati ecologici e comodi, ma anche possibilità di sfiziosi abbinamenti con il food. L’obiettivo è quello di regalare una drink experience a domicilio non banale e, ovviamente, all’insegna del gusto.

Edoardo Nono, Rita & Cockatil e Rita’s Tiki Room (Milano)
Il cocktail delivery per Edoardo Noto, noto bar manager meneghino, significa innovazione. E non a caso nei suoi due locali sui Navigli, il Rita Cocktails e il Tiki Room, si provvede a recapitare ai clienti che effettuano l’ordine, cocktail proposti in due diverse tipologie: come Ready to drink, ovvero racchiusi in bottigliette monouso in Pet servite con ghiaccio separato, o come Diah (Do It At Home), ovvero imbustati sottovuoto all’interno di un barattolo di vetro che sostituisce lo shaker. La scelta prevede di ordinare classici drink rivisitati (se si opta per il Rita) o cocktail di successo dell’esotica cultura tiki proposti nella loro ricetta originale (nel caso del Tiki’s Room). Tempi di attesa: mediamente 20 minuti dall’ordine. Costo: 8/10 euro a drink.

Benedetto Guerino, Co.so. Cocktail & Social (Roma)
Dai classici alle signature dei bartender dei locali, ma anche cocktail “su richiesta”. Le tre scelte, così elaborate, con il servizio denominato #Cosoacasa, caratterizzano il menu delivery proposto da Co.so, noto cocktail bar capitolino. Trasportati in appositi box termici, i drink sono confezionati in bustina sottovuoto, ma anche in bottiglia sigillata (50 cl, 70 cl, 1l) per chi desiderasse ordinare più porzioni. La consegna è gratuita per le zone limitrofe al locale, mentre nelle altre parti della città è previsto un piccolo surplus economico. Se il cocktail contiene ingredienti freschi, come frutta o verdura, i responsabili di Co.So. consigliano di consumarlo entro poche ore dalla consegna. I costi: dai 6 euro a salire, a seconda della ricetta richiesta. È possibile ordinare anche abbinamenti easy food pensati in pairing.

Joe Marzovilla, ParlaPiano Buvette (Mola di Bari)
L’offerta è nata per necessità. A inizio lockdown il delivery ha coinvolto alcune signature poi ha abbracciato l’80% dei cocktail del locale ParlaPiano Buvette. Ogni drink è sigillato sottovuoto con sacchetti alimentari adibiti a tale uso, differenziandone uno per il blend e l’altro per il ghiaccio. Il cocktail consegnato ha lo stesso prezzo applicato nel locale, con un’aggiunta di 1 euro per i costi di trasporto. L’attesa varia da un quarto d’ora a 45 minuti. La ricetta più gettonata tra i clienti è balzata alla cronaca e fa riferimento a un mix di tradizionali ingredienti che Marzovilla ha pescato nei paesi più colpiti dal Covid. Un modo come un altro per esorcizzare la malattia. Il drink in questione è stato dunque nominato “Focus” e miscela Yuzu cinese (1 cl), riduzione di Cardenal Mendoza spagnolo (1,5 cl), gin italiano (4 cl), bitter tedesco Meyers (4 cl) e sidro di mele inglese (4 ml).

Vincenzo Pagliara, Laboratorio Folkloristico (Pomigliano d’Arco, Napoli)
La tipica creatività napoletana segna il progetto delivery del Laboratorio Folkloristico, cocktail bar inaugurato lo scorso luglio a Pomigliano d’Arco. Due le soluzioni pensate per la consegna a domicilio, entrambe originali e sensibili al concetto di sostenibilità. Una prevede che, collegandosi alla pagina Instagram del locale, il cliente aromatizzi di sua iniziativa il cocktail unendo a un distillato tre ingredienti a scelta riportati nelle sezioni Botaniche, Erbe Aromatiche, Frutta e Verdura e Speciali. Compiuta la selezione, il bar effettua la procedura di ridistillazione completa e procede a consegnare a casa il blend in bottiglia da 500 ml. Il tutto a un costo di 30 euro. La seconda proposta, invece, è rappresentata da un box natalizio (40 euro con delivery), realizzato in cartone riciclato e contenente alcune tipicità agroalimentari di produttori artigianali campani, dalla pasta ai pomodori, incluse creme e miele bio. L’ensemble di prelibatezze si accompagna, quindi, a un cocktail signature: l’Auciello Crifone, twist del celebre Negroni rivisitato in versione partenopea.

Samuel Donniacuo, Edit (Torino)
Il cocktail delivery da Edit, spazio multifunzionale torinese, è centrato su un’originale lattina che sarà in commercio a cavallo tra quest’anno e i primi giorni del 2021. Lattina che si presenterà nel formato inusuale da 400 ml. A pensarla così sono gli stessi titolari del locale torinese che spingono per un concetto di “lattina da condivisione”. I cocktail in questa prima fase saranno 4 o 5, tutti creati come twist di grandi classici e accomunati dalla presenza, negli ingredienti, della birra. Una scelta non casuale, considerando che Edit ha, al suo interno, un birrificio produttivo. Altre ricette seguiranno nei mesi a seguire, sempre con l’idea di creare rivisitazioni di cocktail noti, ma in questo caso non per forza a base di birra. L’ordine del drink avverrà sul sito e-commerce del bar (https://shop.edit-to.com/) e ogni lattina avrà un prezzo che oscillerà tra i 15 e i 25 euro.

 

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