Piano Cashless, fino a 5 euro via la commissione

Nuova norma: dal 1° dicembre pagare cashless non prevede fee, ma solo se la transazione non ha valore superiore ai 5 euro. E c’è chi propone meglio.

Dal prossimo 1° dicembre, pagare con carta elettronica un caffè e un cornetto sarà ben accolto dal titolare del bar. Se però, oltre a questa colazione iniziale, il cliente non si accontentasse e decidesse di aggiungere un succo di arancia e, magari, un avvolgente biscotto ripieno al cioccolato, allora la scelta di farsi pagare in modalità “contactless” non sarebbe poi così desiderata, con probabile sentimento nostalgico del contante.

Questo perché, se il cliente al banco decidesse di saldare con carta un importo superiore ai 5 euro, per il titolare del locale graverebbe la commissione derivata dall’utilizzo del Pos.

Non si è, infatti, andati oltre a questa cifra con la norma scaturita dall’accordo raggiunto, lo scorso 7 ottobre, tra il Governo italiano e gli operatori del settore dei pagamenti. Norma che rientra nel cosiddetto “piano cashless” promosso dall’esecutivo per incentivare l’utilizzo delle carte elettroniche, in maniera da favorire un preciso tracciamento delle transazioni di acquisto.

Come c’era da aspettarselo, la soglia dei 5 euro ha scontentato gli esercenti che la ritengono troppo bassa. Per Mauro Bussoni, segretario generale di Confesercenti, sarebbe a questo punto auspicabile incrementare l’ammontare esente da commissione, portandolo fino a 50 euro, ovvero cifra che, a partire questa volta dal prossimo 1° gennaio, non obbliga il proprietario della carta a inserire il Pin.

Cinque euro non sono, dunque, soddisfacenti. Per andare incontro agli interessi degli esercenti, alcune società di pagamento si sono mosse, proponendo soluzioni più convenienti a quelle scaturite dall’accordo siglato a Palazzo Chigi. Satispay, per esempio, ha alzato la soglia massima a 10 euro, oltre a quale la commissione fissa richiesta è di 20 centesimi di euro.

Bancomat Pay, invece, non prevede fee al titolare del bar fino a un importo di 15 euro. Nel caso di Next, infine, si parla di rimborso della commissione a favore dell’esercente se un suo cliente, pagando con carta, non ha superato la soglia dei 10 euro.

 

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