Chicago si proclama “capitale della pizza” e Napoli insorge

Un tweet dopo l’altro e s’infuria la polemica sui social da una parte all’altra dell’oceano. La questione? Quella della pizza “americana”

«Siamo fieri di essere la capitale della pizza nel mondo». Questo il tweet lanciato dall’account ufficiale della città di Chicago durante il National Pizza Day. Ma non è stato l’unico. Da lì a poco anche lo Stato del New Jersey ha retweetato un contenuto simile. Per quanto si tratti di una pizza dallo stile tutto statunitense - impasto dai bordi alti e burrosi, riempiti di formaggio, salsa di pomodoro e salsiccia per poi essere cotta in teglia - il 93% dei cittadini ha dichiarato di mangiarla almeno una volta al mese con un mercato che vale 35 miliardi di dollari all’anno. Un momento di orgoglio nazionale che però ha fatto scoppiare una vera e propria polemica social.
Le due dichiarazioni “made in USA” hanno fatto storcere il naso a parecchi partenopei. Soprattutto a poche settimane dall’aver celebrato la Giornata Mondiale della pizza napoletana riconosciuta patrimonio dell’Unesco. La festa cade in concomitanza con la ricorrenza di Sant’Antonio Abate, patrono dei pizzaioli, e viene vissuta soprattutto come un momento di dibattito e confronto tra tradizionalisti e innovatori, con la partecipazione di associazioni e consumatori.
La polemica, a suon di tweet in risposta a quello di Chicago, ha visto scendere in campo alcuni personaggi famosi. Tra i tanti commenti indignati anche quello di Salvatore Esposito, l’attore che interpreta “Genny” Savastano della serie tv cult Gomorra, che ha replicato «After Napoli my US friends». Tra i nomi famosi anche la presentatrice partenopea Caterina Balivo che ha ripreso la notizia sottolineando il suo dissenso con un «Chicago si è autoproclamata capitale mondiale della pizza. Non lo posso accettare».

 

Testi: C+C Cash & Carry. Tutti i diritti riservati. È vietato prelevare e riprodurre immagini e testi. È permesso riprendere brevi citazioni, a condizione che sia indicata la fonte.