Gourmet, facciamo chiarezza

Cosa intendiamo per pizza gourmet? Un termine labile e oggi, a detta di molti, forse un po’ abusato

Si trova ormai a ogni angolo, ma cosa si intende davvero per pizza gourmet?
«Il fattore gourmet – dice Antonio Vallo della pizzeria Assaje di Milano – riguarda sia gli ingredienti per la parte panosa (la pasta della pizza, che oggi può essere anche integrale, con farine di kamut, di farro e senza glutine), ma anche quella delle farciture, cercando di trovare l’equilibrio del gusto. Attenzione però: usare prodotti eccellenti è solo un punto di partenza e non di arrivo. Scrupolosamente il pizzaiolo deve fare una ricerca adeguata dei prodotti e delle lavorazioni per arrivare all’eccellenza del prodotto finale».
«Il termine gourmet è assai labile – osserva Antonio Fucito, food writer di Dissapore.com e fondatore del nuovo spin-off della testata, Garage Pizza -. Possiamo dire che la vera pizza gourmet non è quella fatta semplicemente con ingredienti costosi, ma frutto di abbinamenti di sapori inaspettati e originali, con i tanti ingredienti di qualità che in Italia abbiamo a disposizione (anche poveri e poco costosi) e che per il 95% dei casi ben si sposano con il disco di pasta. E poi è sempre più in primo piano la lavorazione dell’impasto, per una pizza gustosa ma altamente digeribile». Basti pensare che al Beato Te, locale trendy di Milano, si può scegliere tra ben dodici diversi tipi di impasto. Per ogni gusto e ogni esigenza.

 

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