Al Chiar di Luna di Rimini

“La vita è una combinazione di pasta e magia” disse una volta Federico Fellini, che era nato a Rimini, cuore della mitica Riviera romagnola, così piena di magia (e di pasta) e così generosa nell’offrire il meglio di sé.
Quando si entra al Chiar di Luna, ristorante appoggiato sulla sommità di una collina nei dintorni di Saludecio, in provincia di Rimini, si viene accolti da un ambiente così spettacolare e al tempo stesso così personale, da rimanere a bocca aperta.
La famiglia di Luciano Gennari, Cico per amici e clienti, titolare del Chiar di Luna, è legata a doppio filo all’universo cibo. «Due dei miei fratelli gestiscono una macelleria, un altro un bar e un altro una gelateria. Tutti e cinque abbiamo sempre lavorato nel mondo della ristorazione e dell’ospitalità, un mondo che abbiamo nel sangue».
All’inizio degli anni Novanta, Cico e la sua compagna Miria decidono di chiedere ai genitori di lei di poter utilizzare una loro vecchia casa di campagna, ormai un rudere, per ristrutturarla e ricavarne un’abitazione, o forse “qualcosa di più”.
Alla fine del 1999 la parte centrale della casa colonica è finalmente pronta. Nel frattempo, si concretizza l’idea del ristorante: una bella sala che ospita quattro tavoli, oltre alla cucina. Tanto basta per dare concretezza a quel sogno rincorso per anni. Un luogo accogliente, arrampicato sulla collina, con lo sguardo perso verso l’Adriatico.
Gli ambienti sono raccolti attorno alla cucina, un grande spazio a vista, con i fuochi, i forni, le maioliche colorate e l’angolo pasticceria, gestito dalla pasticciera Federica.
Una scala di vecchi mattoni finemente restaurati porta di sotto, nella cantina, una vera stanza dei tesori piena di preziose bottiglie accuratamente allineate sugli scaffali. Un giro per l’Italia (e oltre, con tante etichette di Champagne) attraverso ciò che di più buono ha saputo creare l’estro delle cantine del Bel Paese.
«Quando i clienti arrivano - spiega il patron - li accompagniamo in cantina, dove sono pronti i calici di vino e un buffet di salumi, formaggi e delicatezze varie. Mentre gustano l’aperitivo, hanno la possibilità di guardarsi attorno con calma e di scegliere la bottiglia per la cena».
La rotazione delle proposte segue, grosso modo, una cadenza settimanale, ma Cico si riserva sempre di aggiungere o togliere qualcosa, o di inventare nuove sorprese, seguendo l’estro del momento.
Il ristorante offre anche la formula “Enotuffo” (dalla domenica al giovedì compreso) che consiste in un apericena con vini etichetta Chiar di Luna, specialità a buffet, biscotti e caffè. Il tutto a 25 euro.
E nella bella stagione, l’esterno del ristorante, con l’ampio giardino, rappresenta un’altra componente scenografica de Al chiar di Luna.

MOSAICO DI FANTASIA
Il menù degustazione è tutto improntato su leggerezza, piatti fantasiosi e creativi, belli da vedere e buoni e delicati da mangiare.
Tra le proposte originali di Cico e Alberto, la pasta fresca fatta in casa, come il Tortellone ripieno di pecorino e bietole con ragù di filetto di maiale al Sangiovese; oppure il filetto di maiale con fichi e finocchietto selvatico, il finocchio dell’orto con fois gras e zenzero, il carpaccio di porcini, il roast beef al sale.
La cantina è il risultato di sedici anni di passione e di ricerca. Le bottiglie sono organizzate secondo fasce di prezzo (lo specchietto dei prezzi è appeso in cantina) e si possono scegliere e prendere direttamente da portare in tavola.
Luciano Gennari, titolare de Al Chiar di Luna, è cliente assiduo del C+C Cash & Carry di Pesaro del Gruppo Arca (associato a Selex). Qui il vulcanico patron è sicuro di trovare le ultime novità in ogni reparto, dai salumi ai formaggi, alle bibite, ai liquori. Punti di forza del C+C sono proprio l’ampiezza e la massima qualità degli assortimenti, abbinate a una grande convenienza tutto l’anno.

Al Chiar di Luna
Via Pulzona, 125
Saludecio (Rn)
www.alchiardiluna.com
tel 0541 857880 – 347 1255425

LA RICETTA
Ananas con peperoncino dolce e guanciale
Ingredienti:
un ananas maturo, 6 fettine di guanciale, foglie di salvia, peperoncino fresco, sale, pepe, grana padano, poche gocce di aceto balsamico, granella di fave di cacao

Procedimento:
tagliare l’ananas a fettine di due centimetri; condirle con sale e pepe, avvolgerle con il guanciale e spolverarle in superficie con formaggio grattugiato e peperoncino tritato.
Completare con una foglia di salvia. Infornare a 180° per 10 minuti.
Finire il piatto con una spruzzata di aceto balsamico e la granella di fave di cacao.




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