A tavola con Fido

Quale proposta riservare ai cani che dovessero visitare il vostro locale in compagnia dei loro padroni?

Pelosetti sì o no? E se la risposta è sì, che trattamento riservare loro?
Nell’affrontare questo tema va innanzitutto chiarito che la decisione se far entrare cani e altri animali di affezione nel vostro locale, sia esso un ristorante, un bar, una pasticceria o una gelateria, spetta a voi in quanto decisori ultimi delle politiche di accoglienza e di marketing della vostra attività imprenditoriale.
Certo, dovrete rispettare e far rispettare le disposizioni di legge italiane ed europee in vigore e le condizioni di sicurezza, comprese quelle igienico-sanitarie, in materia di accesso degli animali da compagnia nei locali pubblici.
Per legge, per esempio, cani e altri animali non dovranno mai entrare né nelle cucine né nei locali adibiti all’immagazzinamento degli alimenti di un pubblico esercizio. I padroni, entrando nel vostro locale, dovranno inoltre essere muniti dell’apposito guinzaglio e museruola.
Comunque non c’è da preoccuparsi. Le regole per un sicuro e igienico accesso dei cani nella vostra attività le trovate nel Manuale di corretta prassi operativa della Fipe-Federazione italiana pubblici esercizi. Manuale, peraltro, validato dal ministero della Salute.
Non vi resta a questo punto che decidere quale proposta riservare ai cani che dovessero visitare il vostro locale in compagnia dei loro padroni. Raramente vi capiterà di dover ospitare altri generi di pet.
Qualche suggerimento utile può fornirvela l’esperienza dei colleghi che hanno adottato politiche pet friendy.
Come il ristorante steak house Grani&Braci, di Milano e Il Cenacolo di Norcia (Pg), che mettono a tavola anche gli amici a quattro zampe.
«Ai cani dei clienti – spiega Alessandro Ligaroli, responsabile di sala del Grani&Braci – offriamo la ciotola con l’acqua fresca, uno snack e delle polpette preparate con ottima carne.
«Il più delle volte – sottolinea Giovanna Tiberi, socia de Il Cenacolo – i clienti con il cane sono più che felici se mettiamo a disposizione la ciotola con l’acqua fresca e sono così educati da chiedere loro stessi di essere sistemati nei tavoli più distanti possibili dagli altri avventori, per non disturbare. Solo in rarissimi casi ci è stata fatta richiesta di preparare qualcosa da mangiare per il cane. Quando capita, comunque, cerchiamo di andare incontro alle diverse esigenze. Prepariamo il cibo richiesto per il cane e glielo serviamo in piatti di plastica».

 

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