Nuovi trend: gli orti verticali

Produrre “in casa” ortaggi ed erbe aromatiche è sempre più di moda. Parola dei cuochi di New York

La Grande Mela è travolta da una nuova tendenza, quella degli orti verticali, di proprietà di ristoranti e negozi, pensati per produrre in casa ortaggi e piante aromatiche.
E mentre il numero di orti urbani aumenta, un trend consolidato anche da noi, la fattoria fai da te (nome ufficiale, vertical farm), raccoglie sempre più proseliti e attira gli investimenti di ristoratori, gestori di negozi e proprietari di locali. Come quello di Smallhold, tutto dedicato ai funghi e realizzato con la collaborazione di ristoranti e botteghe alimentari.
Oppure Bowery Farming, che ha iniziato a vendere le sue verdure a Whole Foods, la catena statunitense di supermercati biologici, e che conta tra i suoi maggiori investitori il celebrity chef – e giudice di Top Chef – Tom Colicchio, che ha definito il progetto “il nuovo paradigma dell’agricoltura”.
Nel suo ristorante di Downtown NYC, Temple Court, il cuoco utilizza la rucola di Bowery per il suo wasabi. Ancora, Farmshelf, startup newyorkese che si occupa di costruire i piccoli orti verticali all’interno di ristoranti e alberghi, oppure Farm.One, con due sedi: all’interno dell’Institute of Culinary Education e a TriBeCa, nel pluripremiato ristorante Atera di Manhattan.

 

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