Pesce di lago e di fiume risorsa preziosa

In un Paese ricco di acque interne come l’Italia, può ben valere la pena valorizzare i pesci d’acqua dolce

Perché limitarsi a organizzare il menù intorno a piatti di terra e di mare?
In un Paese ricco di acque interne come l’Italia, che ospita tantissimi laghi e laghetti naturali e artificiali e fiumi in quantità, può ben valere la pena valorizzare i pesci d’acqua dolce.
Trote, anguille, lucci, lavarelli, carpe, tinche, persici, temoli, vaironi, lasche, cavedani, storioni, bottatrici, carpioni, siluri, gardon non sono figli di un dio minore. Se ben cucinati, non hanno niente da invidiare a orate, branzini, cernie, spigole, triglie & co. Ai pesci di mare insomma. Proporli può anzi rendere più attrattivi ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie con cucina che si trovano a operare nei pressi dei nostri laghi e dei nostri corsi d’acqua.
«Il luogo, la posizione di un ristorante – dichiara a Linea Diretta Marco Sacco, il bistellato chef patron del Piccolo Lago di Verbania – è fondamentale nell’impostazione del menù. E oggi il pubblico è pronto. È disposto a spostarsi, a prendere la macchina e a fare dei chilometri per gustare una cucina del territorio ben fatta. Se sceglie di cenare in un ristorante sulle rive di un lago o lungo le sponde di un fiume e poi non vi trova i pesci d’acqua dolce si chiederà cosa ci è andato a fare e se non sarebbe stato meglio optare per un più classico ristorante in riva al mare dove gustare un buon branzino».
Proprio con l’idea di valorizzare i prodotti della sua terra, pesci di lago e d’acqua dolce in primis, Sacco ha promosso la nascita, a fine giugno scorso, dell’associazione Gente di lago e di fiume, cui ha aderito una trentina di operatori di differente estrazione. Non solo ristoratori, quindi, ma anche pescatori, imprenditori, industriali, albergatori e professionisti di diversi settori.
L’associazione si prefigge di organizzare manifestazioni ed eventi con l’obiettivo di  far scoprire agli operatori della ristorazione e al grande pubblico sapori e segreti dell’acqua dolce. E sostenere il perpetuarsi di tradizioni e di mestieri che possono mantenere viva l’economia dei paesi che si specchiano nelle acque dei laghi e che sorgono lungo le rive dei fiumi.

 

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